Una semplice ombra di Primavera:
due fiori scialbi tra l’erba del prato
stretti.. stretti, così, nell’oscurato
giorno, la sera svelta e una riviera
lungo il mare del buio, ove si sincera
la Notte del suo sentiero invasato.
Qualche occhio stanco di Sole
accaldato,
ora la Luna dalla falba cera.
Dall’Inverno i germogli della Vita.
Vedo dal ramo smilzo il melograno,
poi tutto inghiotte l’oblio dell’Oscuro.
Oh Anima!... Anima, errabonda e smarrita!...
Tradisce nebbia il tuo incanto lontano.
Lo so… La Primavera è oltre il tuo muro.
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