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giovedì 21 ottobre 2021

Sonetto - Temo esalar indarno inane Vita

Temo esalar indarno inane Vita,

per nullo Amor ruggente sofferendo

e per il tempo che scorre tremendo

e le stagioni dall’ombra assopita,

 

e per quest’Anima in cuor già smarrita,

e quelle notti di sogni dove attendo

del vivere l’invito che va offrendo

nel ciel la Luna stanca e impallidita.

 

Ma morrò privo d’Amore e di baci,

come muore il deserto sotto il Sole

nell’infinito aëre solitario.

 

Allora ti chiederò dove giaci,

o appassito rigoglio di vïole,

per posar tra voi il funebre sudario.

Fotografia dell'Autore stesso, Vanità di Foglie, Giovedì XXI Ottobre AD MMXXI.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XXI Ottobre AD MMXXI.

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