Serrato dentro come un’ombra sui vetri,
questa
è la triste tragenda di un uomo,
veder
da una finestra rifiorir
fecondo
aprile.
Ah
quanti fiori mi nascondono orme
di
attimi dolci! La scia della nascita
d’una
stella mi sfugge e poi tramonta,
compatimento
dei
nascosti dolori!... Oh Primavera!...
Oh
Primavera!... Come sei lontana,
così
vicina al mio sguardo in catene,
come
una rondine
che
fa il nido disotto il tetto buio!...
E
mi sconfiggi l’orizzonte amato,
me
lo precludi agli occhi contemplanti,
come
in prigione,
e
mi sussurri parole sommesse..
indecifrabili
oscure parole,
forse
sussurri.. forse lamentanze.
Ecco la Luna!
Quadro di Édouard Manet (1832-1883), Chiaro di Luna al Porto di Boulogne, Impressionismo francese, 1869.
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