Dove l’occhio si perde e va lontano..
dove
le vie non hanno consegnato
ancora
le ultime lettere.. dove
il
Crepuscolo sibila silenzio,
mute
urla rinforzando nel suo ciglio.
I
viatori, infatti, son tuttora
lontani
e il loro tornar si rimanda,
come
poveri naufraghi nei passi
di
un vecchio viaggio.
Poi
vien l’Immenso a diradarmi il Vero,
attonito
bisbiglio della sera,
uno
sguardo sul ponte sopra il mare
degli scogli perduti.
Quadro di Ivan Konstantinovič Ajvazovskij (1817-1900), La Nona Onda, Romanticismo russo, 1850.
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