Cammino tra le trecce un po’ riavvolte
della
nascente Primavera nuova
e,
passeggiando, il mio cuore ritrova
i
fior compianti per le nevi sciolte.
Sento
che chiama ai suoi occhi le raccolte
nuvole
l’orizzonte ardente, prova
che
il verno si schiarisce un po’ e in sé cova
per
me più splendide ombre, di gioia avvolte.
Oh
quanto bello sei, nembo mio bianco!...
Ma
succede un silenzio sovrumano
che
inizia con il far del primo sgelo.
E
sta la solitudine al mio fianco:
una
fiamma di Sole meridiano_
_una quercia impiccata ai rami del cielo.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Un Albero appeso al Cielo, Lunedì VIII Febbraio AD MMXXI.
Massimiliano Zaino di
Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì IX Febbraio AD MMXXI.
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