Voi, o Anime dei Raudii, nelle lunghe
nebbie
vagate, Cimbri dagli alti elmi
e
dalle scuri d’oro. Ora, le rughe
delle
sera gli eterni
soliloqui
dell’Ade, gli insepolti
ridestando,
vi chiamano alla pugna.
E
vedo il vostro disprezzato volto,
e
il sangue sulla bella
erba
dei campi dispersi nel nulla
di
palafreni vagabondi e insani,
insensati
così come la fiamma
d’una
candela
che
si accende da sola…. Per bruciare!
Quando
d’un tratto ascolto nell’immondo
vorticoso
tormento delle vostre
inseparate
noie
dissonanti
sussurri di Aquile orride:
figlie
di Roma mi stanno l’effigi
degli
oricalchi bui… è l’impero delle
nebbie bugiarde!
Quadro di Lionel Noel Royer (1852-1926), Vercingetorige getta le Armi ai Piedi di Giulio Cesare, Accademismo francese, 1899. |
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