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sabato 28 novembre 2020

Sonetto - Vorrei essere la Nebbia che divaga

Vorrei essere la nebbia che divaga

per tante vette lontane e tremende,

e che assale le terre e che risplende

di ceruli vapori, ove presaga

 

d’Ignoto, accresce la sua fuga. Piaga

di mestizia, frattanto, essa - che apprende

solitarie vie - mi chiama, stupende

forme di spettri smorti. Poi si placa,

 

donde diventa un mar di bianche spume.

Vorrei essere il suo passo illagrimato,

la sua voce crudele che divora

 

i respiri notturni e ogni altro lume.

Ma nel profondo del cuor agitato

dovunque è Sogno… è il verno che addolora.

Quadro di Sir John Everett Millais (1829-1896), Foglie d'Autunno, Tardo-Romanticismo e Simbolismo inglese (Confraternita dei Preraffaelliti), 1856.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XXVIII Novembre AD MMXX.

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