Raccolgo il pianto di stelle lontane
che
sul mio sguardo infiammando e scendendo
riverberano.
D’altra parte, io arcane
malie
di desideri immensi apprendo
che
le preci accompagnano e campane
serotine.
Ma la mia alma, temendo
e
ricordando illuse notti e vane
spemi,
incredula a questo pianto orrendo
di
quei desiri l’invito declina,
ombra
notturna d’un cuore pagano
che
agli Dei della sera, agli astri, or crede.
Così
sempre il dolor mi si incammina
nel
petto che consulta un ciel lontano_
_oblio di un’alba amata che non mi vede.
Caspar David Friedrich (1774-1840), La Stella della Sera, Romanticismo e Simbolismo tedesco, 1830.
Massimiliano Zaino di
Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì X Agosto AD MMXX.
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