Ah di stelle ti pasci, oh tenebrosa
Notte,
quando ti vedo sovvenire
nel
tramontato oblio, come una rosa
nera
che splende di astri e non sa dire
nient’altro
che se stessa! Ora, ti sposa
sotto
i miei occhi infinito buio e soffrire
immenso
di tanto pianto che, gelosa
di
tutte le altre, una stella va a offrire
immacolata
al tuo altare. E quando osa
una
possa perenne intenerire
il
tuo glauco universo, lì i tuoi pianti
di
selvatiche stelle, o Notte, il mio
cuor
forse inteneriscono e l’imperio
che
sui miei sensi esercita. Né affranti
sentir
d’angoscia più vengon, né oblio.
Con le stelle urla a me ogni Desiderio!
Vincent van Gogh (1853-1890), Notte stellata, Post-Impressionismo olandese, 1889 |
Massimiliano Zaino di
Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì X Agosto AD MMXX.
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