Tu
sortilegio pallido
della
profonda Notte, o Luna, agiti
delle
foglie l’esanime
stelo
che il vento gridando e ferendolo
trascina.
Né qui spasimi
per
le mie pene solitarie e orride,
né
copri vergognandoti
gli
ascosti duoli delle mie tenebre
invitte.
Oh Luna! flebile
mia
vagabonda!.... Ma dici gli attimi
veloci,
interminabili
di
Sogni infausti… Sogni terribili,
e
sento che sussurrano
le
tue parole tra i fior che dormono,
le
tue lusinghe ai platani…
sento
che si ripetono
al
vento le bugie. E questo vento è l’unica voce
che
mi parla in così lungo naufragio di odioso silenzio.
Edward Burne-Jones, L'Incantamento di Merlino, Scuola dei Preraffaelliti inglesi, Tardo-Romanticismo e Simbolismo, 1872-1877 |
Massimiliano Zaino di
Lavezzaro, Mia Registrata, Giovedì XVIII Giugno AD MMXX.
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