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martedì 10 marzo 2020

Sempre più questa Primavera è tanto


Sempre più questa Primavera è tanto
triste, tra le bellette delle rive
ancora spoglie, e gli orizzonti belli
di meriggio, ma cupi quando viene

la sera, intrisa dell’inverno affranto,
pur non morto. Né sento le giulive
campane delle Messe, né gli augelli
cinguettar. Ma nunzie delle pene

fatali, le civette urlano accenti
di Morte, onde cercando di dormire,
io queste ascolto e la nenia che oblia

ogni possibil quiete. “E a voi… dormienti”
dice uno spettro “v’aggrada il morire…
ché voi sovrasta eterna malattia!”

Knud Baade, Una Vedetta sul Mare di Notte, Tardo-Romanticismo norvegese, Fine del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì X Marzo AD MMXX.

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