Intorno c'è una päura assai folle
di questo morbo, e dei biechi suoi miasmi,
e del suo sguardo, il qual scruta febbrile
ben oltre gli invalicabili spazi.
Eppure, sotto i miei occhi, sulle zolle
d'un prato, inconsapevoli de' spasmi,
tre viole crescono e un bel fior d'aprile
che salutano il nostro marzo, sazi
del sonnolente inverno. Ma la bella
Primavera - lo so - nessun più vede,
né il primo stormo che torna da via,
né di lui la cantante rondinella.
Allor qui c'è il mio cuor che chiede
se non sia eterno inverno la nostra malattia.
Ivan Ivanovich Shishkin, Passeggiata pomeridiana tra i Fiori di Primavera, Tardo-Romanticismo paesaggistico russo, Fine del Secolo XIX |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato VII Marzo AD MMXX.
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