Oh pipistrello! tramortito tu,
appendendoti a un cerulo soffitto,
giaci.
Ma soffrendo e gridando irremovibili
urli nel sonno, qui ai fanciulli che hanno
paura domandi:
"Mi temete perché sono più nero
della Morte?....
Mi temete perché vedo le cose
al contrario?....
Mi temete perché di malasorte
sono augurio e sudario?....
Statemi alla larga: finché respiro,
ben potrei trasformarmi in un Vampiro!".
Oh pipistrello! quanta ironia tu
sai ben stillare, mentre dormi e sogni,
osservato dai curiosi che ti temono!
In fin dei conti, è bello addormentarsi
a testa in giù:
veder il Sole prima di socchiudere
gli occhi, mirar la Luna or che li riapri.
Abbiam cercato più volte di veder il cielo, e nient'altro.
Abbiamo visto soltanto - il fango. Noi siam figli
della terra!
Johann Heinrich Füssli, L'Incubo, Pre-Romanticismo svizzero e tedesco, 1781 |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Domenica XVI del Mese di Febbraio AD MMXX.
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