Catturo un attimo d’Autunno e sogno.
Qualcuno sta cantando o si lamenta,
canta dalla luce lontana e spenta..
canta con voce tremolante e lenta
nenia di Morte.
E poi si sente.. ascolto un tonfo
osceno,
qualcosa cade bevendo un veleno..
si trafigge il cuor lacerando il seno,
per colpa della Sorte.
È un mistero che cade da una ripa,
un non so che di sera che mi grida,
la vittima d’un duello o d’una sfida
che muore solitaria.
O è una rana senza il suo compagno,
un riccio oscuro di qualche castagno,
la tela bianca.. la nebbia di un ragno
penzolante nell’aria.
…
Una foglia d’Autunno si suicida
come Ophelia si annega nello stagno.