Trema la terra, il mar si terrorizza,
sento
i corni di guerra dagli scogli,
sulle
risaie una drakkar mi stizza,
svelta
vogando sopra questi fogli;
ma
è solo un’ombra.. un’ombra sola.. azzardo
d’un
visionario cieco e malandrino,
sulla
sabbia sibilando si spasima,
arriva
ormai la sera sul mio sguardo,
del
Sogno portatrice e del Destino.
Tremendi
mari di tremanti muri
separano
il mio volto dall’Ignoto,
scudi
rialzando di rami un po’ scuri
di
querce, sopra il mio orizzonte immoto;
belle
le stelle scivolano via,
là..
nel lontan nevischio delle cime
nascoste…
Come nom di un ciel che india,
oltre
le vette, mi è un fior di Sublime.
Dove
nasconde.. dove.. mi domando,
Freya
le sacre mele d’oro e argento
per
gli Dei ghiotti di gioventù e il blando
canto
di Loreley, all’arpa sgomento,
e
del Reno i tesori fiammeggianti,
e
mistico di fior l’arcobaleno,
e
il regno delle nebbie mormoranti,
e
il filtro per gli gnomi che è un veleno..
e
l’aspo delle Norne che la Vita
sospirando
decide, empio decreto
di
Morte, e la fiammella un po’ smarrita
dell’Amore
e d’un cuor che mai fia lieto?...
Così
mi giunge la Notte bramata,
mille
Sogni di sensi e Sentimenti.
Son
io che sospirando l’ho chiamata
cavalcando
l’eterno dei suoi venti…
E
il suo regno mi si apre e dice:
“Sogna.. sogna.. sogna! Tu va’ a sognare!”.
Quadro di Ferdinand Knab (1837-1902), Rovine dei Romani, Tardo-Romanticismo, Simbolismo, Accademismo tedesco, 1888.