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venerdì 23 aprile 2021

Marooned

Onde si specchiano, occhi di Sirene,

luccicanti.. fluenti accordi di arpa..

oh come canta l’Oceano infinito!

Vedo che lo divora l’orizzonte..

intanto.. viaggio di vascelli oscuri.

Poi viene la Tempesta.

Il lampo grida la sua ira malvagia,

la marea è scossa nei tremuli Abissi,

si squarciano le vele.. ed è il naufragio,

il mare ammaina il Jolly Roger nero.

 

Io so che ormai qui aggrappato a una goccia

bevo acqua che è un giaciglio di salsedine.

So che le Ondine mi nascondono ombre

e pesci d’oro.. so che le mie cimbe

sono oramai lontane. So che il canto

di Loreley è stato ancora fatale

pe’ i cuori disperati che la vollero

sentire… So che l’Oceano trascorre,

lo beve il Mostro di qualche vulcano

addormentato su una bara di isole.

 

Oh voi! stormi fuggenti dal deserto!

Voi.. che avete bevute urla di dune..

scarniti al Sole dalle arabe tende..

oh spettri amici di sete e di veglie

che sudano.. rondinelle mie care..

ditemi: dove si erge la prima isola,

ricovero del mio ultimo naufragio?...

 

Tacete… I vostri canti tintinnando,

sulle mie braccia natanti passate.

Addio! Io vi benedico: che il ritorno

ai miti nidi sia felice e quieto!...

Anche a voi, Ondine… Addio!

Non ho provviste per essere sùbito

abbandonato in un deserto di onde!

Quadro di Joseph Mallord William Turner (1775-1851), Il Naufragio. Barche da Pesca che tentano di salvare l'Equipaggio, Romanticismo inglese, 1805.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XXIII Aprile AD MMXXI.