Ricordate le foglie quand’è sera,
quando viene l’Autunno, quando a terra
cadono come le stelle ad Agosto,
luccichii tra le nebbie novembrine..
tra le ombre, tra le ramora, tra i
campi..
quando suonano tristi le campane!
Ricordate il suon di queste campane
annunziatrici dell’ultima sera,
delle paglie riarse per i campi,
dell’umida tomba e l’umida terra,
delle meste serate novembrine
e dei petali reduci di Agosto!
Ricordate com’era quell’Agosto!
Quando liete suonavan le campane
e sogni eran le piogge novembrine,
eterno il Sole, tardiva la sera,
e germogliava di fiori la terra,
spighe d’oro ridevano dai campi.
Ricordate le preghiere sui campi-
santi, per chi visse l’ultimo Agosto,
le spoglie lapidi e l’ignuda terra,
l’aspersorio il sudario e le campane
dell’estremo saluto a qualche sera..
le Silfidi.. e le Villi novembrine!
Ricordate le fole novembrine,
i fanciulli che vanno per i campi
da giuoco a chieder dolcetti di sera:
per loro Novembre è uguale ad Agosto,
giuocano ancora quando le campane
dicono che qualcuno è andato in terra!
Ricordate che siamo quella terra!...
Ricordate le tombe novembrine!...
Che suonano da sempre le campane!...
Ricordate che ci accolgono i campi,
che breve è il tempo, la gioia, breve
Agosto..
che non si sfugge a quella mesta
sera!...
Ricordate: la terra stessa è sera;
le aurore novembrine odon campane..
son santi i campi. È solo sogno Agosto!