M’è un Sogno illuso, o Notte, e tu lo porti,
tra
le nebbie soffiando di mistero,
come
soffiano dolci i begli accordi
di
Novembre. Ma a me, avvolto nel nero
del
sonno, tu sibilando contorti
attimi,
spaventosa pena e fiero
tormento
slanci, donde non demordi
dal
pungermi. Così passai l’altero
buio!
E viene verso sera un’altra fiamma,
un
senso di solitudine e forse
d’odio,
come un incognito dolore.
Sognar
m’è dunque intollerabil dramma.
Ma
tu, Notte, il cui labbro già mi morse,
vieni melliflua e dici “Un Sogno è Amore”.
Massimiliano Zaino di
Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica XXII Novembre AD MMXX.Quadro di Caspar David Friedrich (1774-1840), Immagini di un Marinaio (Aus dem Segler), Romanticismo tedesco, 1818.