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lunedì 9 ottobre 2017

Alla Notte

Quanto or m’è d’astio il silenzio che intorno
qui sovviènmi; e il tramonto che empie cure
mi scaglia!.... Oh Notte! Muòr così il giorno,
il qual suo trono or cede a tue ombre oscure

che a lòr volta di nebbie vèston. Torno
io forse nel tuo ventre, alle tue cune?

Così viènmi il tuo Regno, co’ il tuo corno
che ora la caccia a’ Sogni urla alle alture
dond’io lo sento, e tremo; e sono adorno
di mestizia e d’un sentìr più sventure.

Allòr ogni occhio mi langue; ed è cieco
lo sguardo mio che pur discèrner vuole
tra tue nebbie il fiòr che fauce tua prende.

So che ‘l divora con quel ghigno bieco;
sì che io piango. E rimango senza Sole
ché nemmeno la Luna mi s’accende.

E fu il fiòr della mia quïete; e duole
questo cuòr che nel petto mi s’arrende.




Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Lunedì IX del Mese di Ottobre dell’Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia e di Fede AD MMXVII.