Perché mi fai palpitare di sera?
Perché mi dai il batticuore nel petto?
Perché odi non odi la mia preghiera
fatta di Sogni, perché qui ti aspetto?
Perché mi doni un sorriso leggiadro
mentre mi parli.. e io tremo piangendo?
Perché il tuo cuore del mio cuor è
ladro
quando la Luna viene risplendendo?
Perché non possiamo guardare tutti
e due questo tramonto fremebondo
che vien dopo questi lumi distrutti
del Sole stanco di girare il mondo?...
Perché non ci sediamo a un Caffè in
piazza
per scambiarci una tenera parola?
Perché il mio cuore vuol parlarti e
impazza
nei singulti di un’Anima ch’è sola?...
Perché io sono destinato alla Morte
senza saper com’è un bacio alle
labbia?...
Perché vedo le mie pupille assorte
in un mùtolo mar fatto di sabbia?
Perché chiedo più volte “Ci sei?” come
a un Dio geloso, forse, di te, oh
Dea?...
Perché la terra mi ridà il tuo nome,
il tuo respiro l’aulente ninfea?
Perché presumo saper se tu sia
felice così come ora tu dici?
Perché voglio dirti almeno addio - e
via -
sieno i tuoi giorni venturi felici?...
Ma poi perché mi tormento e m’incanto,
perché mi pongo più d’una domanda?
Perché trattengo un sorriso e un pianto,
questa dolce lagrima amara e blanda?...
Perché non sono fatto per l’Amore?
Perché temo arrossire e lagrimare?
Perché non so far parlar il mio cuore,
ma so soltanto dolère e sognare?
Perché ho päura che tu m’assassini,
disonorando il mio orgoglio sincero?...
Perché so che tu, dunque, mi destini
a svanire con te nel Nulla nero?...
E intanto un’altra sera passa e vola,
e sto perduto distrutto conquiso.
Ma vorrei dirti un’ultima parola:
ci rivedremo almeno in Paradiso?
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