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venerdì 21 gennaio 2022

Pomeriggio di Nebbia

La nebbia è fitta.. fitta, oggi, e anche fredda

come tanti aghi di abete che pungono

la pelle avvezza al caldo della casa,

e sembra quasi un regno veramente

da fole.. fole antiche, di altri tempi,

naufragate sulle nostre spiagge,

le correnti vincendo dei millenni..

e in questo regno intravedo le ramora

messe in filari, quasi come scheletri

di alberi morti. Hanno odore di inverno,

come di muschio bagnato in sul Norte,

come di paglie spente da molte ore

e hanno anche un fascino un po’ selvaggio

che scivola sul ghiaccio del mattino,

finché la nebbia lo esclude alla vista

e tutto è immerso nella foschia bianca.

Qua e là è un gracchiar di corvi, un volar freddo..

freddo di vecchi aironi, sopra i campi,

e non riesco a vederli, son nascosti

nelle brume lontane, ma son tanti

e cercano da mangiare, e non lo trovano

e si lamentano urlando e soffrendo.

Né oggi risplende il Sole, né lo vedo,

mi sembrano dei sogni i bei germogli

che due giorni fa avevo visto; né oggi

mi suona in cuore adorato sentir

di nuova Primavera.

Dipinto di Caspar David Friedrich (1774–1840), Ingresso del Cimitero (Friedhofseingang), Pre-Romanticismo, Romanticismo, Pre-Simbolismo tedesco, 1825. Olio su Tela, Dimensioni 143x110 cm. Galerie Neue Meister, Dresda (Germania).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Venerdì XXI Gennaio AD MMXXII.

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