M’abbacina in un riverbero il mesto
tramonto: tra le nebbie un po’
risplendono
di fuoco i tronchi dei pioppi dormienti
e, sopra i rami stanchi, le foglie
ultime -
seguendo i desideri della sera -
si colorano ormai quasi di porpora,
simili ai paramenti dell’Avvento
che un prete della Natura concelebra.
Allor la nebbiolina libera attimi
e spazi dell’azzurro torneamento
del pomeriggio. Poi, sovviene il buio
e mi sovrastano minacciose ombre
e del nevischio le mugghianti nuvole
che portano irrisolte rimembranze.
Ma la nebbia si espande presto.. e
crolla
l’ultima luce a me rimasta in tanta
notte nell’oblio etterno che mi attende.
Dipinto di Ivan Fedorovich Choultsé (1874-1939), Tramonto sul Mare, Tardo-Romanticismo, Accademismo, Realismo russo, 1924. Olio su Tela, 54x73 cm. Collezione privata.
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