A uno specchio la Notte parla, sono
io il suo riflesso nei sogni bugiardi,
e mi disperdo al tuono
dei suoi gelidi sguardi.
Vorrei inebriarmi di questo tramonto,
occhio roseo che tende al nero-scuro,
vorrei udir il racconto
di chi parla oltre il muro.
Notte di freddo di nebbia di pianto
che mi riavvolgi in una fredda sciarpa,
lasciami dunque al canto,
lasciami quindi all'arpa!
Dipinto di Jan Havickszoon Steen (1626-1679), Autoritratto come Suonatore di Liuto, Realismo barocco olandese, 1645 circa. Olio su Tela. Collezione imprecisata e ignota.
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