Tra i rami splende uno spettro meschino.
"Sono l'Anima ingrata di una foglia"
sospira. Poi, diventa secco... è spento.
Povero Spirito oscuro di un vecchio
fogliame! Morto due volte: la prima,
quando è venuto l'Autunno, l'altra è ora.
Ma tra le spoglie sembianze dei pioppi,
adesso sento ancora un po' la sua
voce. "Vindice io sia dei miei dolori,
vindice della Morte che mi sfiora!".
Balordo non sa che non si può opporsi
al corso dell'Inverno, e che le foglie
di cui è vendetta, giacciono defunte
sotto i miei piedi e dianzi alle mie lagrime.
Devo scrivere per dire agli Spettri
tutta la crudeltà del lor Destino!
Julius von Kleber, Il Re degli Elfi, Tardo-Romanticismo lituano, 1887 circa |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì XVII del Mese di Dicembre AD MMXIX.
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