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giovedì 2 aprile 2015

Due Elegie sacre

Elegia romantica e sacra - Il Cantico di Maddalena

Addio, mio Amore perduto in eterno,
volto che geme nell’ultimo ischerno,
guancia che soffre nel sangue che cola;
e ‘l Ciel, no! no’l consòla!

E tu mi scorgi, e piagni, e mi conforti,
in tra l’ombre del vespro e i nembi morti,
tu!... che bevi ‘l silenzio, ‘l labbro muto
del mio core perduto.

Perché - dimmi! - ho mertato ‘l tuo lamento?....
Ve’, non son che urlo, uno spettro nel vento,
un verme che ne soffre le passioni,
de’i sensi le canzoni.

Perché ‘l labbro ne posi come un bacio
dolce e novello alle rocce ‘ve i’ giacio?....
E dovrò sopportare ‘l tuo dolore -
sta iscritto! - oh insano core!

È mellifluo ‘l tuo sangue, e ‘l corpo ameno,
calice eterno. Ah! ti stringa al mio seno!....
Fa’ che i’ ne beva una stilla, le vene,
la coppa dell’Imene!

E tu mi parli, e lagni, e ne proclami
santa una donna, una misera, e la ami…
tu! che al vespro salvasti questa Vita
che vagava smarrita.

Mira! Mi graffio ‘l volto e queste gote
alle tue membra in duolo, ansiose e immote,
e teco e qui d’Amor nel tuo martiro
redenta alfin i’ spiro.

Elegia romantica di Laude - Te Deum

Un Sole si lampeggia all’orizzonte,
astro che lieto si splende a una fonte,
nel tramontar al di là d’ogni mare,
delle Tempeste care;

e Te lodiamo, oh eccelso, oh sommo Iddio,
Signore delle nubi, oh core pio!

Fors’è una nenia dolce, e a un sen materno
un mellifluo cullar che sembra eterno,
la Luna che rischiara l’orba Notte,
l’alveo e le grotte;

e un coro di Portenti in lieto pianto
a Te ne inneggia e Te proclama Santo!

Allor d’un queto volto ‘l ciel si pinge,
alle guance ansimanti un pane intinge,
guardo che soffre e che in tremiti langue
e che ne versa ‘l sangue:

un Uomo che soffrìa per noi e che fu,
d’Iddio l’imago pia, Cristo Gesù.

Non v’è che l’alba, non Notte, non cupo
manto fatale d’un formido lupo,
un perpetuo brillar d’un Lume etesio
pe’un nembo cesio.

Abbi pietade delle nostre pene!....
In Te la Vita, in Te la santa spene!

Amen


Massimiliano Zaino di Lavezzaro


Mercoledì I Aprile AD MMXV

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