C’è un canto di gioia.. un inno di pezzenti,
la farandola inebria questa piazza;
c’è come un’alba che riempie una tazza
di vino per gli Eroi e per i dementi.
C’è come una rivolta di perdenti,
un gridio tenue che urla “Ammazza,
ammazza!”;
c’è quasi l’immagine d’una pazza
che adduce il Popolo ai vertici
aulenti.
C’è un simposio di sangue e bestemmie.
Dormivano. Ora son svegli. Ora fanno
come i figli del Caos. Ora si duole
il ricco con le sue grasse vendemmie
e i suoi tesori. Si sparga l’affanno!
“Togliete, oh figli, i nei finti al Re Sole!”.