Vaga, oh errabondo Narciso!
Amerò il tuo dolore,
il tuo sorriso,
il tuo Peccato!
Vaga, tu altro me stesso,
mio vecchio, nuovo cuore!
Vaga!...
Voglio specchiarmi!...
Di Armonia sublime un Tempio mellifluo
e sacro è questo stagno,
incantamenti magici, malia
profonda.. intensa
le ninfee odorano;
degli iris il pianto scivola, bistro
per gli occhi di una Pöesia.
Anche l'aspide al seno di Cleopatra
di diletto la Morte voluttuosa
avvelena.
Voglio continuare a contemplar il Tempio!
Come Dee le piccole foglie delle
colonne corinzie lùceno,
terra scolpita di femmine-rose
di Melo la Venere ascende,
l'ellera de' sguardi peccaminosa
lambendo.
So
che Edipo la Terra-Madre seduce.
So
che come Pigmalione io creo.
So
che nell'Eden sono Serpente e Dio,
perché sono Adamo,
perché sono il Nulla:
il bacio di Eva dalle labbia illuse
al frutto proïbito.
Perché così è il mio Sogno e il mio Incubo:
cerco attimi di intima segretezza
con la Bellezza
sublime e infinita.