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martedì 1 novembre 2022

Canzone Sestina Lirica - Estate di San Martino

Ricordo, quando d’Autunno era il freddo,

quando crescevano funghi, non fiori,

quando le risaie erano mature

non arse, non romite e solitarie

devastate dal Sole, quando io - piccolo -

giravo coperto per la campagna.

 

Ricordo, la tristezza e la campagna

andavano d’accordo, erano al freddo,

e il buio del vespro veniva in un piccolo

attimo, e copriva gli ultimi fiori

col ghiaccio delle sue ombre solitarie,

delle sue forme tremende e mature.

 

Ricordo, come le paglie mature

fosser piene di ragni di campagna,

come fossero meste e solitarie

queste terre autunnali e il cielo freddo,

come sognavo di cogliere fiori,

e ne trovavo soltanto uno piccolo.

 

Ricordo, che il giorno era breve.. e piccolo

fu il Sole sulle pannocchie mature

che i vecchi spigolavano tra i fiori

di ghiaccio nella lor triste campagna,

con i cappotti per vincere il freddo

delle buie vastità solitarie.

 

Ricordo, che le mie ore solitarie

sognavano davvero quasi un piccolo

fiore da togliere al grembo suo freddo,

tra il rosseggiar delle mele mature,

le trebbie rombanti dalla campagna,

i crisantemi, i più tristi dei fiori.

 

Ora l’Autunno è rose, viole e fiori,

fino a sera mi mancan solitarie

brezze di nebbie e la buia mia campagna,

mi manca l’airone con il suo piccolo

affamato tra le stoppie mature,

mi manca di dir stordito “Ho freddo”.

 

Ma quei fiori pur son tristi nel freddo.

Le foglie solitarie di campagna:

un piccolo salto e cadon mature.

Fotografia dell'Autore medesimo, Massimiliano Zaino Di Lavezzaro, Sinfonia di Foglie colorate d'Autunno, Mia Registrata, Lunedì XXXI Ottobre AD MMXXII.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Martedì I Novembre AD MMXXII.