Tempestosamente romantico odo
vortici di silenzio, valichi alti..
Titani che volano sugli spalti
del Sole d’oro,
le fiamme roteanti, le spade orride,
le daghe imbelli, i velli degli Eroi..
le Valchirie… E poi?...
Impetuosamente come la Luna,
sogno la Notte, rido tra le stelle,
degno figlio d’un secolo ribelle,
ma orfano - anche - senza nome e fortuna,
nel buio mio immenso.
Sono un pugno d’incenso.
Amo prego mi dolgo.. è una bestemmia
d’Amore e Desiderio.
Sono l’ultimo rigo del Salterio,
quello che è maledetto, non il sacro..
quello che grida dal tetto agli Angioli
che abitano la Luna tacente.
Lucifero, ti sento… Perché sei
addolorato perduto piangente?
Sono il cantico amaro.. la canzone
della Santità e della Perdizione,
la voce di Loreley che fa festa..
sono Impeto e Tempesta!