Aspetta ancora! Non ho più parole
da dire sulle labbia affatturate;
devo pensare - per averle - al Sole,
alla Luna, alle stelle avvelenate..
devo attendere un cerulo folletto
che mi ridica un pavido consiglio,
mi suggerisca un fervido dispetto
dal fondo del suo vecchio nascondiglio…
Aspetta!... Devo capir qualche giuoco
con delle carte maledette e illuse,
giuocare quella che mi sembra fuoco,
la più bella tra tutte le altre Muse.
Devo accordare il laùto insicuro
per scioglierti una canzone d’attesa,
per commuovere anche il tuo vecchio
muro -
con la sua èllera - prima dell’intesa.
Aspetta ancora.. aspetta, non
fuggire!...
Perché fuggir quand’è appena la
sera?...
Ma dammi almeno il tempo di soffrire
per un Sogno di nuova Primavera!