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domenica 7 agosto 2022

Barzelletta - Ai miei Augùri, ovvero A Voi e al mio istesso Compleanno

Grazie che il vostro augùr specchia

la vostra simpatia,

ma quest’è sentenza mia:

oramai qui s’invecchia.

 

A trentaquattro anni i’ non so

cosa sia Amor, cosa il bacio,

che sia gioia davver non so,

ma nel grigior mi giacio,

né il fuoco per cui mi sbracio;

e so che un ciel di neve

molto grigio e molto greve

i miei capei un po’ rispecchia.

 

Grazie che augùr apparecchia

brindisi e fantasia,

ma quest’è sentenza mia:

oramai qui s’invecchia.


Quest’ombra è gaia e quell’è sogno,

quell’è mare di silenzio,

ché sì non mi vergogno:

scordar bevendo assenzio.

Suon il liuto, suon.. zampogno,

ride, ride il cuor sì tetro;

tutti andrem nel gran feretro,

nell’etterna catapecchia.

 

Grazie che la gioia or sonnecchia,

m’ispirate Pöesia,

ma quest’è sentenza mia:

oramai qui s’invecchia.

 

Qui s’invecchia e la risaia

è più giovin del mio cuore,

va mietuta e un can abbaia:

Viva.. viva Amor.. Amore!...

Ma ben presto or si muore;

che son, infatti, i cent’anni

cui tendo senza affanni

se la Morte già mi specchia?

 

Grazie che il vostro augùr specchia

la vostra simpatia,

ma quest’è sentenza mia:

oramai qui s’invecchia.

Dipinto di Jacob van Reesbroeck (1620-1704), Ritratto di un Uomo con in Mano un Liuto, Classicismo fiammingo, Realismo fiammingo, 1655-1660 circa. Olio su Tela, Dimensioni 146x125,7 cm. Collezione presso il Kelvingrove Art Gallery and Museum, Glasgow (Scozia, Regno Unito).
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Domenica VII Agosto, AD MMXXII.