Ti declamerò ancora dolci canti,
sulla tua culla, sul tuo cielo nero,
sul mio pöema lunare di tanti
istanti, sul tuo splendido sentiero.
Aspetta! Non andartene oltre, in mezzo
alle altre stelle.. e al di là dell’alba,
oltre il tuo Sole rinascente.. e in
mezzo
alla nebbia invernale ardita e
scialba!...
Resta!... Ho bisogno di te, della Luna,
poi che al tuo raggio io tempro il mio
pöema,
quel raggio che altre stelle a poco
aduna,
e delle tue labbia e del tuo anatema.
M’udrai allora cantar ancor tuo nome,
nella bellezza della Notte-vampa,
e Luna sarà sempre questo nome:
Luna per sempre etterna, oh Luna santa!
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì XVI Gennaio AD MMXXIII.
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