Nulla è più triste del Sole a Novembre,
dopo un giorno di pioggia e nebbia
intensa,
dopo le foglie che sono cadute
a terra per sofferir e morire
e dopo il volto scialbo di ogni muro
e campo nel tintinnio delle tegole
e delle grondaie…
Ecco! io la chiamo illusione per
stolti,
per visionari come me e per semplici
sognatori che naufragano dentro
un mare di terrificanti angosce,
per poi riemergere altrove, insepolti
nella sabbia più dura.
No! Anch’io ormai non so vivere e forse
ora
non so amare!... Ma al Sole di Novembre
passeggio e, nell’immensa solitudine,
parlo di nuovo con il mio nemico,
l’ombra che mi accompagna.
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