O
päesaggio annebbiato e nascosto,
la
tua campagna è mar - oltre il mio scoglio -
di
spume bianche, salsedine grezza
che,
assalendomi, parla d’oblio eterno,
e
di sconforto. Gli uccelletti, allora,
come
cimbe, sorvolano quest’onde,
selvaggi
gridi ripetendo al vento
che
li trascina. Dov’è il molo? Dove
il
ricovero?.... Ma oggi suona un bronzo
lugubri
accenti, il campanil dei morti
istanti,
tra le tombe che ti sfiorano.
Emergono
così le lapidi orbe,
dove
la nebbia tua è un sacro pregar,
nel
tuo dolor immerso nella Morte.
Quadro di Julius Sergius von Klever (1850-1924), Un Cimitero nella Neve, Tardo-Romanticismo e Realismo russo, 1890.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Lunedì II Novembre AD MMXX.
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