Due Sogni come due rami di quercia,
nell'immenso d'Autunno palpitando
per sempre senza foglie, e senza nome,
nella buia Notte, e ora perdutamente,
sono avvinti tra loro come il bacio
d'un amante notturno.
Due Sogni come due fior di ghirlanda,
nel vuoto buio della buia orrida bara,
per sempre si consumano bramosi
dei Desideri folli dell'umano
cuore, le rose, il sangue e la passione
della Notte che qui ama.
E canta da sotterra un verme illuso,
piange da un ramo la nottola esausta,
tra la nebbia pallente e funeraria,
piove il Destino.
François Gerard, Ossian, Neo-classicismo francese, Fine del Secolo XVIII, Inizi del Secolo XIX |
Massimiliano Zaino di Lavezzaro Mia Registrata, in Dì di Lunedì VII del Mese di Ottobre AD MMXIX.
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