E la sera ormai e sempre è più vicina,
e il dì con il suo lume si avvilisce:
velocemente il giorno lascerà
ogni sua ombra alla Notte orba e perenne,
poiché oggi è estate: è Vita, Morte… l’ora
in cui il Sole princìpia il suo Crepùscolo
in una lenta e ansia agonìa vorace
in sul venìr prepotente e furioso
del più pròssimo inverno.
E la sera orma e sempre è più vicina,
e il dì con il suo lume si avvilisce,
e la Natura co’ il suo eterno… oscuro
divenìr così inghiotte - e con le fàüci (sue) -
demonïàcamente il cielo, in un
urlo infinito per le nubi di oro,
di un ombreggiàr di Dio,
in una lenta e ansia agonìa vorace
in sul venìr prepotente e furioso
del più pròssimo inverno.
E la sera ormai e sempre è più vicina,
e il dì con il suo lume si avvilisce:
con l’arrivo di Estate anche la Luna
sublime è più duratura e ferale,
e lentamente ritarda nuova alba,
finché l’Estate stessa non sarà
che un cadàvere morto e imputridito,
poiché il sepolcro del giorno vacilla
in una lenta e ansia agonìa vorace
in sul venìr prepotente e furioso
del più pròssimo inverno;
e in questa fuga di note di Sole
domani sarà Autunno.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro
William Adolphe Bouguereau, Ritratto di Fanciulla, Romanticismo francese, XIX Secolo |
In Dì di Sabato
XXV Giugno dell’Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia e di Divina
Misericordia AD MMXVI
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