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sabato 25 giugno 2016

Il Divenire nell'Occhio dell'Estate

E la sera ormai e sempre è più vicina,
e il dì con il suo lume si avvilisce:
velocemente il giorno lascerà
ogni sua ombra alla Notte orba e perenne,
poiché oggi è estate: è Vita, Morte… l’ora
in cui il Sole princìpia il suo Crepùscolo
in una lenta e ansia agonìa vorace
in sul venìr prepotente e furioso
del più pròssimo inverno.
E la sera orma e sempre è più vicina,
e il dì con il suo lume si avvilisce,
e la Natura co’ il suo eterno… oscuro
divenìr così inghiotte - e con le fàüci (sue) -
demonïàcamente il cielo, in un
urlo infinito per le nubi di oro,
di un ombreggiàr di Dio,
in una lenta e ansia agonìa vorace
in sul venìr prepotente e furioso
del più pròssimo inverno.
E la sera ormai e sempre è più vicina,
e il dì con il suo lume si avvilisce:
con l’arrivo di Estate anche la Luna
sublime è più duratura e ferale,
e lentamente ritarda nuova alba,
finché l’Estate stessa non sarà
che un cadàvere morto e imputridito,
poiché il sepolcro del giorno vacilla
in una lenta e ansia agonìa vorace
in sul venìr prepotente e furioso
del più pròssimo inverno;
e in questa fuga di note di Sole
domani sarà Autunno.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro

William Adolphe Bouguereau, Ritratto di Fanciulla, Romanticismo francese, XIX Secolo



In Dì di Sabato XXV Giugno dell’Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia e di Divina Misericordia AD MMXVI

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