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giovedì 25 settembre 2014

Canzone-sonetto romantica e sacra a Schema nuovo, con Inversione delle Rime, con tre Quartine in Polimetro e tre Quartine saffiche, con due Terzine saffiche e con Caudo classico finale - Lo Spettro in sull’Onde del Mare

La Notte all’onde urlava, e ‘l ciel muggiva,
e timoroso in core,
e in quest’orba tempesta ‘l pescatore
scrutò la riva,

e la pioggia scendeva, e in vil furore
tra’i nembi ‘l tòn ruggiva,
e la grandine l’acque or n’assaliva
in tenebrore.

Ma l’uom comunque al remo e in posse ardiva,
e alle tenebre more
un guardo altero volse, e in freddo orrore
a un lido or n’iva.

Così uno spettro apparve, e camminava
sull’onde concitate e al cor del vento,
e le cadenti gocce ne calmava
con passo lento,

e un astro ne vestiva e di portento,
e ‘l pescator a sé ei dolce chiamava,
e costui che tra l’onda n’era intento
e s’affrettava

i piedi nel tremor allor posava
su quest’acque irredente, e inquieto e a stento
lambendo questo mar s’incamminava
al spirto attento.

Ma grondavano i cieli e ‘l nembo tetro,
e quest’uomo nell’acque discendeva,
e tosto n’affogava in questo vetro

che si gemeva.
Allor lo spettro in pianto or disse: «Oh Pietro!»
e colla ferma mano ormai ‘l traëva

e dall’onde adirate e dalla Morte,
e ‘l pescatore ‘l Santo or n’ebbe intorno,
e appen salvato e tosto dalla Sorte

di speni adorno,
e le nubi allo spirto or fûr assorte,
ed Egli - il Cristo - fu lume del giorno;

e placavansi attorno
del cielo l’ire infami, e in sul suo piede
al pescator brillava ormai la Fede.


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, dal Sacro Evangelo di San Giovanni (6, 21-24)




Giovedì XXV Settembre AD MMXIV

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