Il cuculo al cuore canta canzoni,
come canzoni e parole perdute -
algide.. stridule parole! -
come canzoni mute
di vecchi Trobadori.
Sì!.. io sono uno di costoro: ombra viva
che di sotto il verone l'arpa accorda,
per la Luna serena..
per la Luna giuliva
e per la Notte sorda.
Sì!.. io sono uno di costoro: alma inquieta
di qualche Pöeta
che naufraga nel buio..
e nel buio della Vita,
e nel buio della Morte...
La Notte!.. La Notte!.. La Notte!..
La Notte che avvolge le trecce bionde
di Ophelia, che di Romeo il bacio intreccia
e le rose di Giulietta e le errabonde
rondini dormenti... Donde mi giacio
nella treccia
di un loro sonno.
La Notte!.. anzi, il Sogno!.. Il Sogno!.. Il Sogno!...
Le stelle che danzano e che tramontano...
Le stelle.. sul mare.. a poco si specchiano.
Ma per ora, è sera.
E la sera è immediatamente incanto,
come il canto del cuculo...
Ma la sera è immediatamente morta.
Sepolcro per i Sogni che risorgono.
Sepolcro per un ultimo pianto..
.. di gioia...
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