Giorno,quando t`inoltri piano
col tuo tepore, e i mari e gli oblii
non ti sentono: non hai mai visto
piangere al sole?Il grido lontano
sugli occhi mi copre di labiali
sospiri ,e il colle nostrano
che tra poco schiude il vasto
ripiano sotto il poggio,da cui
quieta l`ostico guardo astio!
E il drepanato suolo che è uguale
su tutto, macera sotto un tuono!
Poi il boato dei pini, i cipressi
da giù,come fin lontano sale
il brucare arboreo in un danno!
E non c`era un rondone che assale...
Il mare!Dov'è il mare?Nei bizzosi
tuoni, non vedo gremire che boati
e lampi ,e rifoli sui navigli porosi.
Si tratta di una Lirica sublime che oscilla tra un Classicismo italiano e in parte bucolico, e un Romanticismo leggero, attuale. Una Poesia che per questo motivo ha forse un sapore di fine Ottocento, con lievi echeggiamenti a Pascoli e a Gozzano. Ciò non toglie l'originalità dei versi, della metrica e del contenuto.
RispondiEliminaGrazie!Come ti avevo spiegato,il verso è un po' costruito, l`ABC più le rime alternate in strofe da tre , ballaresche ,si ripete,lo stile non so:sempre,come noti tu,alla fine Ottocento...bucolico lo è,dato che come stile è letteralmente "campestre", incentrato sulla collina a mo` di siepe leopardiana,ma di un romanticismo cupo , che intravede lil mare come un trapasso irraggiungibile e che alla fine trascende "sui navigli porosi" della collina...ti dico che ho il terrore delle rime interne!Preferisco le assonanze!E poi fra la terzultima e l`ultima strofa mi sono data alle ripetizioni,non ci ho nemmeno riflettuto tanto,farà più da ballata?
RispondiEliminaÈ meglio la strofa da quattro versi a ballata,secondo te,o l`aggiunta di una strofa per la terzina dantesca?
EliminaSecondo me, scusa se rispondo ora, è migliore la versione in forma di Ballata, perché sembrerebbe più originale e più in sintonia con lo stile e con il contenuto della Poesia. La strofa in terzina andrebbe anche bene; ma cadrebbe gran parte dell'originalità stilistica che accompagna l'argomento di questa tua nobile creazione poetica.
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