Le
verdi foglie e i rami e i bei germogli,
come
i lieti smeraldi
e
come amena polve, e al calle e cogli
odori
baldi,
e
in tra’i giardin festosi, or stanno e a’ caldi
e
nivei venti, e a’ sogli
delle
vette sublimi e a’ ghiacci - araldi
d’indian
cordogli -
e
crescon in su’i canti delle mogli
e
de’i fanciul rubaldi,
e
in orbo cener rese, o avvolte in fogli
sono;
e mi scaldi
tu,
o bevanda divina, e che in sull’aïa
soävemente
appari
tra’i
nocciòli e i vitigni e all’Himalaya,
co’i
gusti ameni e cari.
Così
ti poso al labbro, e in questa baia
i
sapori ti giovo e dolci e amari;
e
son graditi i mari
che
soffiando vapor ne fa teïera,
uva
d’Autunno, e fior di Primavera!
E
sono tutelari
in
questa indarna e vuota Vita mia
d’Amor,
di Pace e al cor di Poësia!
Massimiliano
Zaino di Lavezzaro
Sabato
XIII Settembre MMXIV

Nessun commento:
Posta un commento