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sabato 28 novembre 2020

Sonetto - Vorrei essere la Nebbia che divaga

Vorrei essere la nebbia che divaga

per tante vette lontane e tremende,

e che assale le terre e che risplende

di ceruli vapori, ove presaga

 

d’Ignoto, accresce la sua fuga. Piaga

di mestizia, frattanto, essa - che apprende

solitarie vie - mi chiama, stupende

forme di spettri smorti. Poi si placa,

 

donde diventa un mar di bianche spume.

Vorrei essere il suo passo illagrimato,

la sua voce crudele che divora

 

i respiri notturni e ogni altro lume.

Ma nel profondo del cuor agitato

dovunque è Sogno… è il verno che addolora.

Quadro di Sir John Everett Millais (1829-1896), Foglie d'Autunno, Tardo-Romanticismo e Simbolismo inglese (Confraternita dei Preraffaelliti), 1856.
Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, Sabato XXVIII Novembre AD MMXX.

martedì 21 gennaio 2020

Vorrei essere un Airone

Vorrei essere un airone, un fido amico del vento
che rallegra le buie Anime
dell'inverno: volar... volar lontano!
Oh fossi un vagabondo per le terre
e le bellette delle ripe! o un buon
agitatore di nuvole calme
e leggere! parlare al Sole e chiedere:
"Dove vai? Forse dove posso andar
anch'io?.... Qual è il tuo nuvolo preferito?....
Qual è il tuo bacio sulle mie lunghe ale?....
Posso entrare nel tuo antro misterioso,
quello in cui tutte le Notti confidi
per il riposo?".
Sarebbe bello cantar con il becco deluso e feroce
tutta l'assenza della sua risposta.

Caspar David Friedrich, Un Campo con Corvi, Romanticismo tedesco, Prima Metà del Secolo XIX

Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Martedì XXI del Mese di Gennaio AD MMXX.

sabato 18 agosto 2018

Un Cuore. Mare di Desideri

Oh cuore vagabondo, taci! oh cuòr
che ti rivèrberi a' le vie più cupe
de' i tuoi desìi,
taci! oh mio cuore pallente che urli e soffri
esterrefatto e attònito e che in Notte
profonda sogni,
taci! oh pìccolo mio cuòr insignìto
delle mie colpe e di mie brame occulte,
e lamentose foschìe di perduti,
interminati voleri e di aspre ombre,
taci! e accogli il silenzio
della tua pena, del rimorso tuo,
de' i tuoi delitti eterei e di tua angoscia...
taci! mìsero, frantumato cuore,
non altro che ombra di te stesso... tu,
che non sai esprìmere 
quello che senti e che la fresca sera
t'infonde... tu, cuoricino vigliacco,
e codardo e tremante e vile, taci!....
Taci, e non fàr il pellegrino ancora
per i vàlichi immensi del tuo Sogno...
non prèmere le terre che t'insìdiano
con danze menzognere,
con i tripudi di ùgole assetate
del fuoco del tuo sangue immondo e crudo...
non infràngere il Fato, il tuo divieto
d'Amore!.... Taci!....
Taci... e non seppellire l'alba che alza
il suo Sole a bruciare il dolce regno
de' i Sogni; e a' questi caldi strali e accesi,
i tuoi deliri festanti e piangenti...
i tuoi dolori...
taci! e non sognàr mai più!


Edward Frederick Brewtnall, Visit to the Witch, Tardo-Romanticismo inglese, 1882


Massimiliano Zaino di Lavezzaro, Mia Registrata, in Dì di Mercoledì XV del Mese di Agosto dell'Anno del Signore Iddio Gesù Cristo, di Grazia, di Fede e di Pace AD MMXVIII.